LA GRAZIA ANIMALE
All’incirca nel 3° secolo D. C. il medico Hua Tor diffuse un metodo praticato da monaci taoisti (Juan Gin).
Il metodo consisteva in una serie di movimenti che imitavano le movenze d’animali per promuovere la circolazione del “Chi” a livello locale. Fu chiamata “Wu Chin Si” o il gioco dei cinque animali.
La pratica codificata e diffusa dal Governo Cinese negli anni settanta è la più conosciuta e consta di forme che si riferiscono alla tigre, al cervo, alla scimmia, all’orso e all’airone. Le sequenze sono proposte con più gradi di difficoltà.
Scuole diverse differiscono per numero e per specie d’animale. Alcune scuole includono animali mitologici e pur appartenendo tutte alla famiglia del Chi Kung hanno finalità diverse.
I movimenti degli animali insegnati dal C.R.T. sono contenuti nella Sequenza Primaria e si riferiscono al serpente, all’orso, all’aquila, al leone e all’airone.
Lo scopo primario, come potrete di seguito constatare, non è solo il miglioramento o il raffinamento del gesto, ma la riconquista, attraverso il movimento, dell’intelligenza animale imprigionata nel nostro corpo.
Il dolore e il disagio tendono ad isolare e separare l’essere umano dagli altri, lo stato di buona salute da invece una sensazione d’appartenenza, di vivacità e di piacere che, a volte, si manifesta come gioia intensa. ln questo stato si avverte una corrispondenza con ogni creatura vivente e un legame con il mondo.
Un armonioso fluire dei movimenti corporei, la flessibilità e il calore del corpo sono manifestazioni di un equilibrato stato di salute.
La mancanza di queste qualità è sintomo di morte o di malattia. La duttilità, la flessibilità e il calore sono segni di buona salute. Quando si diventa rigidi, infatti, si è vicini alla morte. Afferma Lao Tze “Quando nasce, l’uomo è tenero e debole; quando muore, è duro e rigido (forte). I diecimila esseri, piante e alberi, durante la vita sono teneri e fragili; quando muoiono sono secchi e appassiti…”
Huxley descrive tre forme di grazia: la grazia animale, la grazia umana e la grazia spirituale.
La grazia spirituale comporta la sensazione di un legame con un ordine superiore.
La grazia umana si esprime attraverso la simpatia ossia con un comportamento compassionevole verso i propri simili.
La grazia degli animali ci è famigliare attraverso l’osservazione delle creature libere e selvatiche.
Quale più quale meno tutti gli animali selvatici hanno questa grazia nei movimenti. Noi uomini possiamo giungere alla grazia animale solo quando ci apriamo alle virtù della natura invece di maltrattare il nostro corpo e ostacolare il funzionamento della nostra innata intelligenza animale.
Gli uomini non vivono sullo stesso piano degli animali selvatici ed è solo a questi ultimi che è riservata la pienezza della grazia animale. La natura dell’uomo ci impone di vivere una vita cosciente nel tempo. “Con il sorgere dell’autocoscienza” ci dice ancora Huxley “la grazia animale
non è più sufficiente alla condotta della vita e deve avere come supplemento scelte coscienti e deliberare fra il bene e il male” Huxley è nel vero ma l’osservazione e l’imitazione di movimenti di alcuni animali può in qualche modo o grado risvegliare quella grazia animale che anche se non è sufficiente per vivere, può esserci utile se non necessaria.
Quando si addotta deliberatamente uno stile grazioso (mani fiorite e calci svolazzanti) senza basarlo su sensazioni corporee di piacere, questa grazia altro non è che una facciata eretta per impressionare o ingannare gli altri: ingannare gli altri è ingannare sé stessi.
Secondo la Bibbia prima di mangiare il frutto proibito della conoscenza l’uomo viveva nel paradiso terrestre, in uno stato di non auto consapevolezza così com’erano e sono privi di consapevolezza tutti gli altri animali. L’uomo era innocente e assaporava la gioia di vivere in stato di grazia. Con l’autocoscienza andò distrutta l’armonia che legava l’uomo alla natura. Invece della beatitudine dell’ignoranza l’uomo, operando scelte ragionate, conobbe e sperimentò il disagio. Quando mente e corpo sono separati la spiritualità diventa un fenomeno intellettuale e una credenza anziché una forza vitale, i movimenti tendono ad essere meccanici perché determinati in larga misura dalla mente o dalla volontà. Quando invece è lo spirito a muoverlo, il corpo si eccita e vibra fremendo come un corso d’acqua che scende impetuoso lungo un pendio montano o come un grande fiume che scorre calmo, possente e profondo nella pianura.
La vera grazia non si apprende: è un dono di natura che l’uomo riceve in quanto creatura appartenente al tutto, al Tao. Per assaporare questo dono abbiamo a disposizione alcune pratiche consegnateci dai maestri del passato. Una di queste pratiche è il “Gioco degli animali”.
L’indagine del corpo naturale, quello in cui movimento, sensibilità e pensiero s’integrano in azioni armonizzate, ci permette di studiare il corpo fisico e capire che si tratta di un sistema energetico controllato e autonomo e che questo sistema dipende, per la propria sopravvivenza, dall’ambiente con cui ha una continua interazione.
Una prospettiva energetica ci darà il modo di comprendere la vera natura della grazia e della spiritualità del corpo e ci porterà ad indagare sul ruolo svolto dalle emozioni e dall’armonia sulla grazia umana, in mancanza delle quali i movimenti diventano meccanici e le idee delle masturbazioni intellettuali.
“Si può predicare l’amore a chi ha lo spirito infranto e l’animo pieno d’odio, ma la predicazione rimarrà senza efficacia perché solo se riusciremo a ristabilire l’integrità del suo spirito, il suo amore riemergerà”. (Lowen).
Nel concetto di grazia spirito e materia é congiunto ma dovremmo fare attenzione al quesito postoci da Lao Tze nel suo Tao Te Ching: “Aggrappandoti all’unità con la tua anima spirituale e la tua anima corporale, puoi impedire che esse si separino?“.
Lo spirito è sperimentato come spontaneità e naturalezza del corpo e comportamento compassionevole nei confronti di tutte le creature. La grazia è uno stato di pienezza e di legame con la vita, d’unione con il divino che è anche uno stato di salute.
Fagagna, marzo 2004

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M° Franco Mescola

Aquavenice 2007 M°Franco Mescola e il M° Daniele Minio, applicazione di Xuan Chuan