L’lMPEGNO
ll Maestro.

Il Maestro Chang Dsu Yao….
Quando lo conobbi devo aver avuto più o meno trentacinque anni e fui colpito, oltre che dalla sua bravura, dalla sua naturale signorilità.
Ogni volta che lo vedevo muoversi o che mi parlava, mi commuovevo di fronte all’amore per l’arte e per la vita che la sua persona comunicava.
Sicuramente subii il fascino misterioso del Tai Chi Chuan: l’arte che il maestro insegnava contemplava riti che mi intrigavano,, Il più affascinante era il saluto cerimoniale, un rito abbastanza lungo e complicato che prevedeva non meno di cinque inchini, di cui tre, vere e proprie prostrazioni eseguite in direzione di alcuni ideogrammi posti sulla parete più importante della stanza. Ogni lezione prevede, all’inizio e alla fine, questa cerimonia.
Devo dire che, allora, ebbi a chiedermi se la cosa era da ritenersi solenne oppure ridicola. Qualche anno dopo interrogai il maestro sul significato di quei tre inchini e sulla loro importanza nella pratica del Tai chi chuan. Così, laconicamente, rispose: “ll primo é diretto al cielo, il secondo ai maestri che ci hanno trasmesso la conoscenza e il terzo ai nostri antenati”.
Volendo saperne di più chiesi ancora: “Questa cerimonia è proprio necessaria?”
La risposta fu sicura e immediata anche se espressa con tono più caldo: “Quando si é compreso il significato profondo di questa o di altre, come tu le chiami, “cerimonie”, esse diventano del tutto inutili”.
Questo fu il primo vero insegnamento ricevuto dal maestro. Una rivelazione: avevo compreso che l’essenza é infinitamente più importante del rito che la rappresenta.
Dieci anni dopo, un forte dolore alle ginocchia (segni indelebili di antiche lotte), m’impediva di assumere la posizione zazen, indispensabile per eseguire il saluto cerimoniale. Volli dirlo al maestro.
Chang Dsu Yao mi guardò, accennò un lieve sorriso e lisciandosi la barba disse:
“Ho già risposto a questa domanda dieci anni fa. Franco….prova tu, ora, a spiegarmi qual è il vero significato del saluto”. “il…il rispetto maestro… credo.”
“Giusto! Il rispetto per tutto e per tutti. il saluto, eseguito o anche solo pensato, ricorda un impegno: utilizzare l’arte per il bene dell’umanità e trasmetterla solo a persone degne di riceverla. E’ l’insegnamento più importante ricevuto dal maestro Chang Dsu Yao, questo mi ha fatto
scegliere, non senza dubbi e titubanze, questa “Via” ed è proprio questo messaggio che cerco di comunicare.
Pochi hanno compreso pienamente “il valore insito nelle forme e, in particolare, nel saluto: il rispetto per il luogo ove si pratica, per l’insegnante, per tutto ciò che vive e, altrettanto importante, il rispetto per se stessi, che è rispetto per l’essenza divina che utilizza il nostro corpo per manifestarsi.
È un impegno interiore e non esiste un idioma che contenga parole per descriverlo.
Non temo di apparire patetico se chiedo agli studenti di Tai Chi di assumersi lo stesso impegno, di formulare la stessa promessa, non detta, fatta al maestro: il Maestro Chang Dsu Yao.

Altre STORIETTE RACCONTI ACCADIMENTI sono contenute nel suo blog STORIETROPPOVERE Tracce mnestiche e indizi per una biografia

M° Franco Mescola

Il Maestro Chang Dsu Yao insieme al Maestro Franco Mescola